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VIII Centenario della nascita dell’Ordine

delle Sorelle Povere di Santa Chiara

16 aprile 2011 – 11 agosto 2012

 

 

 

 “tieni sempre di fronte agli occhi il punto di partenza” (2LAg, 11)

 

  

La comunità si riunisce con le lampade accese sulla terrazza S.Chiara.

  

Canto iniziale: Audite sorelle

 1. Vivete in obbedienza ogni vostro giorno,

ogn’ora dimorate nella verità.

 

Audite sorelle, vocate dal Signor

che insieme dimorate in letizia, laudate,

servite, l’Altissimo Signor sia Chiara vostra vita nel silenzio.

 

2. Nel chiedere il cibo alle case altrui abbiate discrezione  dame del gran Re.

 

3. La vita esteriore non curate ormai, lo Spirito di Dio vale molto di più.

 

4. Sorella infirmitate, quando arriverà, vi prego l’accogliate in fraternità.

 

Madre:  Nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

 

Guida: La notte della Domenica delle Palme del 1211 o 1212 (secondo alcuni), una giovane nobile di Assisi fuggì dalla casa paterna per raggiungere di nascosto la piccola chiesa della Porziuncola (Assisi), dove dimorava Francesco con i suoi frati, con il desiderio di seguire il suo ideale evangelico. Qui, con la tonsura dei capelli, iniziò una vita di penitenza e di consacrazione per allora insolita e originale. L’inizio della conversione di Chiara di Assisi, per le fonti che possediamo, è tutta raccolta attorno a questo episodio. Il tempo penitenziale della giovane assisana proseguirà prima presso il Monastero delle Benedettine di San Paolo delle Abbadesse e presso la Chiesa di sant’Angelo di Panzo, infine terminerà il suo breve tragitto presso la chiesa di san Damiano di Assisi. Qui Chiara accoglierà subito diverse giovani del luogo, animate dal suo stesso desiderio, e ben presto il movimento coinvolse donne di diversa estrazione sociale di tutto il continente europeo. L’originalità dell’intuizione evangelica di santa Chiara è nota, colpisce tra le altre cose che sia stata la prima donna medievale a redigere una regola femminile. Si tratta perciò di un movimento di straordinaria importanza per la vita della Chiesa e del mondo. 

Madre:  Siamo ora nella felice circostanza di celebrare gli ottocento anni di quel fondamentale evento. Nello spirito di Chiara, la quale scrisse a Santa Agnese di Boemia di “tenere sempre di fronte agli occhi il punto di partenza” (2LAg, 11), vogliamo celebrarlo portando alla memoria l’inizio del nostro tempo di conversione e la necessità di vivere in una continua tensione verso la santità.

Solista: Dalla Legenda di Santa Chiara (cap. IV,7)

Ben presto, perché la polvere del mondo non abbia ad appannare lo specchio di quell'anima tersa e il contatto con la vita mondana non ne contagi la pura giovinezza, il padre santo si affretta a sottrarre Chiara dalle tenebre del mondo. Era prossima la solennità delle Palme, quando la fanciulla con cuore ardente si reca dall'uomo di Dio, per chiedergli che cosa debba fare e come, ora che intende cambiare vita. Il padre Francesco le ordina che il giorno della festa, adorna ed elegante, vada a prendere la palma in mezzo alla folla, e la notte seguente, uscendo dalle mura, converta la gioia mondana nel pianto della passione del Signore. Venuta dunque la domenica, la fanciulla entra in chiesa con le altre, radiosa di splendore festivo tra il gruppo delle nobildonne. E li avvenne - come per un significativo segno premonitore - che, affrettandosi tutte le altre a prendere la palma, Chiara, quasi per un senso di riserbo, rimane ferma al suo posto: ed ecco che il vescovo discende i gradini, va fìno a lei e le pone la palma tra le mani…

 

Consegna delle Palme che saranno benedette domani 

 

… La notte seguente, pronta ormai ad obbedire al comando del Santo, attua la desiderata fuga, in degna compagnia. E poiché non ritenne opportuno uscire dalla porta consueta, riuscì a schiudere da sola, con le sue proprie mani, con una forza che a lei stessa parve prodigiosa, una porta secondaria ostruita da mucchi di travi e di pesanti pietre. Abbandonati, dunque, casa, città e parenti, si affrettò verso Santa Maria della Porziuncola, dove i frati, che vegliavano in preghiera presso il piccolo altare di Dio, accolse la vergine Chiara con torce accese. Lì subito, rinnegate le sozzure di Babilonia, consegnò al mondo il libello del ripudio; lì, lasciando cadere i suoi capelli per mani dei frati, depose per sempre i variegati ornamenti. Né sarebbe stato giusto che, alla sera dei tempi, germogliasse altrove l'Ordine della fiorente verginità, se non lì, nel tempio di colei che, prima tra tutte e di tutte la più degna, unica fu madre e vergine. 

Questo è quel famoso luogo nel quale ebbe inizio la nuova schiera dei poveri, guidata da Francesco: così che appare chiaramente che fu la Madre della misericordia a partorire nella sua dimora l'uno e l'altro Ordine. Poi, dopo che ebbe preso le insegne della santa penitenza davanti all'altare di santa Maria e, quasi davanti al talamo nuziale della Vergine, l'umile ancella si fu sposata a Cristo, subito san Francesco la condusse alla chiesa di San Paolo, con l'intenzione che rimanesse in quel luogo finché la Volontà dell'Altissimo non disponesse diversamente.

 

Processione fino al Coro con il Crocifisso di san Damiano

Canto processione: Con tutta te stessa

Rit: Con tutta te stessa ama Colui che per amor tuo tutto a te si è donato: amaLo con tutto il cuor.

1 . Colloca i tuoi occhi davanti allo specchio
allo specchio dell’eternità .  Colloca l’anima nello splendore,  lo splendore della Gloria di Dio e sarai trasformata nell’immagine Sua Rit.

2 . E tu proverai quanto è riservato  solamente agli amici di Dio. E tu gusterai la segreta dolcezza destinata solo a chi lo ama già . Poserai il tuo sguardo sulle “cose di Dio”.

 3 . Stringiti alla Sua dolcissima Madre
che da Vergine lo generò  E Colui che i cieli non sanno tenere  nel Suo seno Maria lo portò. La bellezza del Suo volto tu contemplerai.

4 . L’Anima dell’uomo è più grande del cielo quando vive e ama la povertà . Essa si trasforma in dimora di Dio  se ogni giorno vince la carità. Conterrai Colui che ti contiene già.

Celebrazione dei Primi Vespri della Domenica delle Palme con il  lucernario

Mentre le monache eseguono il canto finale la Madre consegna a ciascuna un crocifisso di san Damiano

 Canto finale: Alto e glorioso Dio

Alto e glorioso Dio, illumina il cuore mio.
Dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta.
Dammi umiltà profonda, dammi senno e cognoscimento,
che io possa sempre servire con gioia
i tuoi comandamenti.

Rapisca, ti prego, Signore,
l'ardente e dolce forza del tuo amore
la mente mia da tutte le cose,
perché io muoia per amor tuo,
come tu moristi per amor dell'amor mio.