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Maria Madre della Divina Provvidenza

sabato che precede la 3^ domenica di novembre

 

 IN PERPETUA MEMORIA

 

Fin dalla fondazione ed approvazione delle Costituzioni del Monastero delle Clarisse Eremite — 1673-1678 —, Maria è stata venerata con il titolo di S.Maria della Provvidenza la cui ricorrenza veniva festeggiata il 21 novembre, il giorno cosiddetto della “Abbadessina” perché la Madre di Dio era la vera ed unica Abbadessa del Monastero. Il cardinale Francesco Barberini, Fondatore e Protettore della nascente Comunità, aveva procurato alle monache che abitavano questo sacro eremo un’immagine di Santa Maria della Provvidenza dalla quale il Monastero prese il titolo. Fu sempre considerata una festa privata nella quale le monache affidavano alla divina Provvidenza del Padre, per le mani di Maria, le loro persone e l’intera Comunità.

Nel 1744 Benedetto XIV concesse alla Congregazione dei Chierici Regolari di S.Paolo (Barnabiti) una Messa della Beata Vergine Maria “Madre della divina Provvidenza”, piamente venerata a Roma nella Chiesa di S.Carlo detta “ai Catinari”, da celebrarsi il sabato che precede la terza domenica di novembre. Sotto questo titolo si volle onorare la missione che Dio, la cui “provvidenza tutto dispone secondo un disegno di amore” (Colletta), affidò alla Beata Vergine Maria affinché fosse: - benignissima Madre di Cristo (cfr Orazione sulle offerte); per la provvidenza divina che si è dispiegata nell’economia della salvezza, “la Beata Vergine Maria (…) ha generato il Salvatore del mondo” (prefazio); provvida Madre degli uomini, che Cristo Gesù le ha affidato dalla croce” (Prefazio), “ora, assisa alla destra del Figlio, veglia sulla Chiesa che lotta, che soffre, che spera”. (Prefazio). La Beata Vergine è chiamata “madre della divina Provvidenza”, perché da Dio ci è stata data come premurosa madre, che ci procura con la sua intercessione i beni del cielo. Come Dio non può dimenticarsi del suo popolo (cfr Antifona d’ingresso, Is 49,15) e che proprio come una madre lo consola, così la Madonna ha compassione di noi (cfr Antifona d’ingresso), intercede per noi (cfr Colletta, Orazione sulle Offerte, Orazione dopo la Comunione), ci occorre nelle nostre necessità (cfr Prefazio), ci ricolma di consolazione (cfr I Lettura, Is 66, 10-14). I fedeli, sorretti dal patrocinio di una Madre così sublime, trovano grazia e sono aiutati al momento opportuno (cfr Orazione sulle offerte; Eb 4,16) e cercando, secondo il comando del Signore, anzitutto il Regno di Dio e la sua giustizia, sperimentano in ogni circostanza della vita la provvidenza del Padre (cfr Orazione dopo la Comunione; cfr Mt 6,33).

Le Clarisse Eremite hanno sempre continuato a festeggiarla il 21 novembre, ma dal 1963, anno in cui le monache professarono la Regola e le Costituzioni delle Clarisse, non fu più celebrata anche se la  Sacra Penitezieria Apostolica, con un Rescritto del il 18 marzo del 1968, aveva concesso, in perpetuo, l’indulgenza plenaria per il giorno della festa di Maria Vergine della Provvidenza. Essa fu riscoperta e riproposta nel 2001 per il sabato che precede la terza domenica di novembre. In quell’occasione fu anche pensata una liturgia propria per questa solennità.

 

Uno studio di liturgia di sr.Chiara Annalisa Farfalla

Le feste Mariane - La Festa di Santa Maria Madre della Provvidenza

Libretto Liturgia Solennità Madre della Provvidenza

Rescritto del il 18 marzo del 1968,

con la concessione, in perpetuo, dell’indulgenza plenaria

per il giorno della festa di

Maria Vergine della Provvidenza

 

Rescritto